MUOVERSI LIBERALAMENTE

RITROVARSI IN UN CORPO NUOVO

Il carcinoma mammario si caratterizza per l’incisività della terapia chirurgica sul corpo della donna. L’intervento più o meno radicale sul seno, una parte intimamente connessa all’identità femminile, produce conseguenze importanti a livello di autoimmagine.

Spesso anche le terapie post chirurgiche hanno un effetto negativo sulla propria autopercezione: per alcune è difficile dimagrire, muoversi è doloroso, si perde interesse per il proprio aspetto e anche la sessualità subisce sconvolgimenti.

Tra le esigenze delle donne operate al seno è dunque sicuramente primaria quella di riaprire un dialogo col proprio corpo, un dialogo che permetta di percepire nella nuova situazione tutte le potenzialità che il corpo ancora possiede, migliorando ed esaltando le sue naturali risorse.

Il Metodo Feldenkrais é uno degli strumenti più raffinati per lo sviluppo della consapevolezza corporea anche per la sua particolarissima modalità di guidare il movimento. Il movimento infatti non viene mostrato ma proposto attraverso indicazioni verbali. Ascoltare ad occhi chiusi la voce dell’insegnante produce nel muoversi una maggiore possibilità di ascolto di sé, molto interna e profonda perchè indotta da una ricerca personale e non dall’imitazione di un modello.

Molte tra le donne operate che hanno partecipato alle lezioni di gruppo (CAM®) sono rimaste stupite e piacevolmente attratte dall’efficacia di questo meccanismo:

L. “… mi ha colpito riconoscere il corpo che si assestava, si sintonizzava con quello che dicevi”

F. “… mi piaceva molto sentire le indicazioni, era uno stupirsi ogni volta che quello che dicevi di fare, mi faceva percepire quello che dicevi di sentire”

C. “… ho apprezzato il fatto di sentire che le mie articolazioni, gli arti, rispondevano come avrebbero dovuto rispondere … quando proponi dei movimenti trovo piacevole che sia effettivamente così”.

 

Nelle lezioni individuali (IF®), oltre ad un piacevolissimo rilassamento, si accresce la consapevolezza di sé attraverso un profondo senso di integrazione: le parti del corpo comunicano tra loro e collaborano all’organizzazione del movimento con una facilità prima sconosciuta:

C. “… sento che cammino con tutto il corpo, non solo con i piedi e con le gambe!”

M. “… dopo la seduta sento delle parti di me che non sapevo neanche di avere, e poi me le porto a casa e sempre più spesso le ritrovo quando faccio cose”.

 

Conoscere il corpo, riconoscersi nel nuovo corpo, è il primo fondamentale passo per sostenere il proprio percorso di guarigione!

 

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